La protesi d’anca è una delle operazioni ortopediche più diffuse. Essa costituisce una valida cura non solo per alcune fratture di femore ma anche per l’artrosi avanzata quando i comuni trattamenti riabilitativi e farmacologici non sono più efficaci. Qualsiasi danno a livello dell’anca porta la qualità della vita a essere pesantemente compromessa con importanti limitazioni in ambito lavorativo, ludico e sportivo.
Come si abbinano Pilates e protesi d’anca?
La pratica del Pilates facilita il percorso riabilitativo in seguito a una protesi d’anca e prevede sequenze in cui le articolazioni lavorano in scarico. Molti degli esercizi proposti nel metodo Pilates sono infatti svolti in posizione supina e non danneggiano articolazioni, legamenti e cartilagini.
Il Pilates ha effetti positivi su:
- Vizi posturali che possono accelerare il processo di artrosi
- Tono dei muscoli dell’anca e del ginocchio, aumentandone la stabilità
- Aumenta la forza e la stabilità del tronco
- Elasticità muscolare
- Circolazione sanguigna riducendo l’infiammazione, il dolore e la rigidità
- Mal di schiena causato da posture scorrette che inconsapevolmente si assumono
- Rieducazione della deambulazione, qualora alterata
Gli esercizi
Il lavoro motorio in seguito a un intervento di protesi d’anca prevede esercizi volti al rinforzo e all’allungamento di tutta la muscolatura della gamba interessata ed esercizi mirati per il recupero della mobilità articolare.
I grandi attrezzi del Pilates, come il Reformer, sono particolarmente adatti a svolgere questo tipo di esercizi. Ad esempio, le varianti del “Feet in Straps” (piedi dentro le cinghie) consentono movimenti quali la flesso-estensione dell’anca o circonduzioni. Il tutto avviene in posizione supina, quindi completamente in scarico e con l’aiuto di cinghie e molle che aiutano la persona a gestire il movimento in piena consapevolezza. In più, l’autoallungamento previsto in ogni esercizio del metodo Pilates favorisce il recupero dell’elasticità muscolare che contribuisce a non appesantire l’articolazione nella vita quotidiana. In una fase successiva, quando la persona acquisisce sicurezza e forza, si possono inserire esercizi per migliorare l’equilibrio e la stabilità.
Quando cominciare?
Il post intervento è una fase molto delicata. E’ sempre bene consultare lo staff medico ma generalmente è possibile iniziare un percorso di Pilates non appena la persona si sente in grado di farlo. Questa disciplina rappresenta anche un’ottima attività di preparazione all’intervento. Con la supervisione di professionisti insegnanti di Pilates è possibile eseguire un lavoro muscolare preventivo che faciliti la riabilitazione.
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