Il calcio è lo sport più seguito in Italia e in Europa. Tra allenamenti mirati e preparazioni fisiche, i calciatori professionisti raggiungono livelli molto elevati. Non tutti sanno, però, che anche il Pilates sta prendendo il suo posto nel mondo del calcio.
Molto più che rincorrere un pallone
Cosa possono avere in ciomune Pilates e calcio? Per capirlo, facciamo prima un po’ di chiarezza.
Chi guarda una partita di calcio senza un occhio critico, potrebbe pensare che ci sono delle persone che stanno solo correndo dietro a un pallone. Ma non è così. Come tutti gli sport di squadra, e alcuni individuali, il calcio rientra nella categoria open skilled, ossia nella categoria degli sport di situazione. Uno sport di situazione prevede una grande capacità di adattamento all’evolversi della struttura del gioco. L’atleta, infatti, dovrà far ricorso al suo bagaglio di esperienza tecnico-tattica in modo da poter fronteggiare al meglio l’avversario. Oltre alla corsa e alla resistenza fisica, nel calcio sono molto importanti la capacità driblare l’avversario, di calciare la palla con tempi e direzioni giuste e quella di stoppare e passare la stessa. Un’altra abilità richiesta è quella del colpo di testa, in cui occorrono riflessi, elevazione e calcolo delle tempistiche di movimento.
Una parola a parte va spesa per chi gioca nel ruolo del portiere. Il portiere non deve correre come gli altri suoi compagni ma è determinante nel momento finale dell’azione. Chi protegge la porta della propria squadra deve possedere grandi capacità di lettura del gioco e del movimento del corpo. Una volta captate le intenzioni dell’avversario, dovrà mettere in gioco rapidità e forza esplosiva per non lasciare che il pallone colpisca la rete.
Lo stress del calciatore
Dal punto di vista psicofisico, il calcio è uno degli sport più stressanti. La grande popolarità di questo sport porta gli atleti, professionisti e non, a dover dimostrare sempre di più per essere accettati dalla società sportiva. I livelli di prestazione fisica e di concentrazione richiesti sono talvolta superiori alle capacità del singolo giocatore. Questa condizione di stress elevato comporta una carenza di concentrazione e un calo di forma fisica. Pertanto, il rischio di infortuni è molto più frequente.
Le parti del corpo che vengono più interessate sono, ovviamente, gli arti inferiori. Le articolazioni e i muscoli delle gambe sono sempre esageratamente sollecitati a causa delle elevate velocità di gioco, i cambi di direzione e il contatto fisico tra i giocatori.
L’aiuto del Pilates
Il metodo Pilates sta pian pian piano prendendo posto tra le sedute di allenamento di molti calciatori. Grazie ai suoi principi, la tecnica del Pilates permette agli atleti di svolegere esercizi complementari a quelli degli allenamenti usuali così da avere una prepazione in toto. Il lavoro sulla muscolatura profonda permette di rinforzare il corpo e prevenire gli infortuni, gli esercizi di allungamento garantiscono elasticità e una maggiore reattività ai muscoli. Grazie a un maggiore controllo del corpo e alla capacità di eseguire movimenti fluidi,anche il rischio di infortuni diminuisce. Le sedute di allenamento con le macchine specifiche del Pilates, come il Reformer o la Cadillac, mettono l’atleta in condizioni di esercitare l’equilibrio, la propriocezione, il controllo muscolare, la flessibilità articolare e le capacità coordinative. Inoltre, la concentrazione e la respirazione richieste nel Pilates aiutano l’atleta a incanalare le energie focalizzando l’attenzione sul proprio corpo e sulla consapevolezza del movimento. In questo modo ansia e stress diminiuiscono favorendo, quindi, l’aspetto psichico del giocatore.
Molte società di rilievo hanno da tempo indirizzato i loro giocatori verso il metodo Pilates come allenamento collaterale e favorevole al calcio. L’ex calciatore David Beckham e Cristiano Ronaldo eseguono regolarmente sedute di Pilates per sentirsi in perfetta forma.
Se sei impaziente di iniziare ad allenare il tuo corpo col metodo Pilates, clicca QUI !!