Pilates in terza età

Perchè svolgere Pilates in terza età? La risposta a questa domanda può essere trovata in un pensiero di J. Pilates stesso:

“Un uomo è tanto giovane quanto la sua colonna vertebrale”

L’importanza dell’attività fisica a tutte le età è ormai risaputa. Ogni fase della vita ha le sue caratteristiche quindi è bene che il tipo di ginnastica scelto sia altresì adatto.

L’origine del metodo Pilates

Il metodo Pilates nasce a scopo curativo-riabilitativo. Lo stesso Joseph, infatti, fin da bambino era affetto da problemi di salute come asma e rachitismo. Stanco di questa debolezza fisica, Pilates decide di studiare il corpo umano e si dedica a una varia e intensa pratica sportiva. La sua costanza è tale che persino quando viene fatto prigioniero in Inghilterra, non smette di allenarsi.

In particolare, Pilates si concentra sugli invalidi di guerra facendo eseguire loro gli esercizi già nel letto d’ospedale. Proprio in questo periodo mette a punto il suo metodo e inizia a ideare i primi prototipi delle macchine che ancora oggi utilizziamo. Il risultato fu sbalorditivo: tutte le persone che avevano seguito il suo allenamento rimasero immuni all’influenza epidemica del 1918. In seguito, Pilates continua ad allenarsi quotidianamente, anche raggiunta la terza età.

Nel corso del tempo il metodo Pilates ha mantenuto i suoi principi ed è stato reso molto più completo. La caratteristica principale del Pilates è la sua adattabilità: è una disciplina che risulta indicata a tutte le età.

pilates in terza età
Studio Pilates Sassuolo

I vantaggi del Pilates in terza età

Vediamo alcuni vantaggi che questo tipo di allenamento può portare in terza età:

  • Gli allenamenti sono svolti in sicurezza. Affidarsi a un professionista riduce i rischi di infortuni.
  • Le sequenze possono essere personalizzate e adattate alle necessità della persona.
  • Si acquisisce un maggior controllo del proprio corpo e dei movimenti.
  • I movimenti stessi diventano più fluidi e armonici.
  • Aumenta la mobilità articolare, riducendo così il rischio di artrosi e dolori articolari.
  • Il potenziamento muscolare aiuta a combattere l’osteoporosi e ad eliminare il mal di schiena.
  • L’allungamento mantiene la muscolatura elastica e reattiva.
  • L’equilibrio viene potenziato per eliminare il rischio di cadute.
  • Migliora la postura.
  • Il reclutamento dell’addome e del pavimento pelvico durante gli esercizi evita il prolasso degli organi e l’incontinenza.
  • Gli attrezzi del Pilates agevolano i movimenti dando sostegno al corpo e input positivi di riferimento.
  • Vengono stimolate nuove cellule neuronali e migliora la memoria.
  • I dettagli degli esercizi, le sequenze, l’insegnante e gli attrezzi stimolano il cervello all’ascolto, alla percezione e all’apprendimento risvegliando la mente.
  • Migliora la circolazione sanguigna e quindi l’ossigenazione dei tessuti.
  • La respirazione toracica del Pilates mantiene una buona elasticità polmonare.
  • L’umore migliora grazie al rilascio di endorfine.
  • Si impiega il tempo in modo utile dedicando attenzione a se stessi e contrastando l’isolamento.

Per concludere

La somma di tutti questi aspetti fa del Pilates l’attività sportiva più adatta alla terza età. Siamo talmente disabituati ad ascoltare il nostro corpo che spesso l’approccio a questa disciplina è percepito come una porta spalancata su un mondo sconosciuto.

Intraprendere un percorso di Pilates in terza età offre la possibilità di riprendere possesso del proprio corpo, della propria mente e del proprio tempo. Non è mai troppo tardi per iniziare un corso di Pilates!

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