L’infiammazione del tendine d’Achille è una condizione comune che causa dolore lungo la parte posteriore della gamba in prossimità del tallone.
Cenni di anatomia
Il tendine d’Achille è il più grande tendine del corpo umano e collega i muscoli del polpaccio al calcagno. Più precisamente, origina dal muscolo tricipite della sura (formato dai muscoli gemelli e dal soleo) e si inserisce sul calcagno. La sua funzione è quella di permettere la flessione plantare e favorire l’energia elastica quando si cammina, si corre e si salta. Anche se il tendine di Achille può resistere a grandi sollecitazioni, può infiammarsi per uso eccessivo e/o degenerazione.
L’infiammazione del tendine d’Achille può avvenire nella zona più centrale oppure vicino al punto di inserzione al calcagno. Nel primo caso le fibre della porzione centrale del tendine si rompono mediante piccoli strappi, si gonfiano e addensano. In entrambe le situazioni le fibre tendinee danneggiate possono anche calcificare (indurirsi) e spesso si formano speroni ossei (crescita extra di osso).
Cause
La tendinite dell’Achille in genere non è legata ad un trauma specifico. Il problema deriva da stress ripetitivi al tendine. Questo accade quando spingiamo il nostro corpo a fare troppo e troppo presto. Altri fattori possono causare lo sviluppo di una tendinite. Tra questi troviamo:
- Un improvviso aumento della quantità o dell’intensità dell’attività fisica.
- Rigidità dei polpacci e/o poca preparazione prima di compiere uno sforzo fisico.
- Speroni ossei.
- Mallatia di Haglund. E’ una malattia del calcagno che si presenta durante la fase della crescita e che provoca una protuberanza ossea. Questa sfrega contro il tendine e contro le calzature provocando una tendinite talvolta molto fastidiosa e dolorosa.
Dolore, gonfiore e ispessimento sono tra i sintomi più comuni dell’infiammazione al tendine d’Achille.
Rimedi
In caso di infiammazione al tendine d’Achille è sempre bene consultare il medico e sottoporsi ad esami specifici. Riposo, ghiaccio e terapie fisioterapiche possono inizialmente agevolare la guarigione e prevenire una lacerazione del tendine. In seguito, per mantenere una buona elasticità ed evitare ricadute, lo stretching e la mobilità sono ottimi alleati.
Quale aiuto può dare il Pilates?
Nel protocollo di lavoro Pilates l’allungamento di tutta la muscolatura è fondamentale per il benessere generale del corpo. Le grandi macchine del Pilates come il Reformer o la Chair permettono di eseguire esercizi specifici. In queste sequenze vengono sviluppati il rinforzo e la mobilità delle caviglie e l‘allungamento dei muscoli del polpaccio. Il lavoro può essere eseguito sia in scarico che in piedi o seduti e la presenza delle diverse molle conferisce più o meno intensità. Così facendo, è possibile definire un “percorso” volto a un miglioramento graduale composto da esercizi non invasivi sia globali che analitici.
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