Fin dalla nascita, la nostra colonna vertebrale è sottoposta a continue sollecitazioni. Col passare del tempo, poi, i movimenti che eseguiamo e le posizioni che assumiamo cambiano apportando, quindi, diversi tipi di carico. Il metodo Pilates offre un allenamento specifico per rinforzare la muscolatura profonda, rendendo così la colonna vertebrale capace di reagire positivamente alle sollecitazioni quotidiane.
Il rachide
La struttura della colonna vertebrale, o rachide, è suddivisa in tratti che prendono il nome dalla loro posizione.
- Cervicale (C1-C7)
- Dorsale (D1-D12)
- Lombare (L1-L5)
- Sacrale (S1-S5)
- Coccige
Le funzioni della colonna vertebrale sono diverse.
- Protegge il midollo spinale
- Sostiene il capo, gli arti e il tronco
- Trasferisce i movimenti di capo e tronco alla pelvi
- Permette il fisiologico movimento tra le parti del corpo
- Ammortizza le varie sollecitazioni
In corrispondenza dei tratti sopra citati, si alternano delle curve, convesse e concave, che danno la forma caratteristica alla colonna. L’ampiezza di queste curve è circa di 35°, fatta eccezione di quella lombare che, infatti, misura 50°. La resistenza della colonna vertebrale al carico è strettamente correlata al numero di curve presenti. Per non alterare la normale disposizione delle vertebre, quindi, è bene muovere carichi o fare movimenti rispettando le normali curve fisiologiche della schiena. Quando questo non avviene, la colonna vertebrale attua compensazioni che possono poi comportare difetti posturali o funzionali.
I possibili movimenti del rachide sono la flesso-estensione, l’inclinazione laterale e la torsione. L’ampiezza di questi movimenti varia in base al grado di elasticità muscolare e di mobilità articolare della singola persona. La sedentarietà, il poco allenamento, l’età e altri fattori possono infatti ridurre le capacità motorie. Al contrario, un buon allenamento e una buona consapevolezza del proprio corpo contrastano la rigidità vertebrale.
La schiena nel Pilates
Se è vero che “siamo tanto giovani quanto lo è la nostra colonna vertebrale” allora è bene salvaguardarla per restare giovani! Il metodo Pilates fin dalle sue origini conferisce al rachide un’importanza fondamentale. Essa è, infatti, la struttura che ci sostiene e che ci permette di relazionarci al mondo esterno. L’armonia data dal susseguirsi delle curve fisiologiche è ciò che determina una postura corretta; nel metodo Pilates la posizione della schiena che permette di mantenere una normale curva fisiologica viene definita neutro.
La postura, quindi, è essenzialmente determinata dalla posizione assunta dalla colonna vertebrale. Quando i muscoli non sono abbastanza forti da sostenere il rachide, o sono troppo rigidi tanto da trascinare le vertebre, ecco che il meccanismo di compensazione si attiva e l’atteggiamento posturale viene modificato. Per questo motivo, nel metodo Pilates si da molta importanza all’allineamento tra bacino e colonna vertebrale, alla stabilizzazione dello stesso e al rinforzo di tutta la muscolatura profonda. Rinforzare e allungare i muscoli nei loro strati più interni significa costruire l’impalcatura che ci sostiene e protegge dalle sollecitazioni esterne.
Grazie a questi esercizi, ideati appositamente da Joseph Pilates, si avrà la sensazione di riscoprirsi in un corpo nuovo, più forte e sano. Le sequenze di esercizi possono essere svolte a corpo libero (Matwork), con piccoli attrezzi o con l’aiuto delle Grandi Macchine del Pilates. Queste ultime possono agevolare persone con ridotte abilità motorie o, al contrario, intensificare l’allenamento per i più esperti.
In seguito a un percorso di lezioni di Pilates, la rigidità muscolare e articolare sarà sostituita da movimenti liberi e armoniosi e una postura scorretta vi darà un senso di allungamento verso l’alto.
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