Tutti abbiamo sentito parlare di Pilates, ma come può associarsi ad una malattia come l’osteoporosi?
In questo breve articolo valuteremo l’impatto che un’attività come Pilates possa avere su questa malattia ossea. L’obiettivo è alleviare le sofferenze e migliorare la qualità della propria vita.
Che cos’è l’osteoporosi?
E’ una malattia per la quale si ha una carenza di minerali nelle ossa e una conseguente diminuzione della resistenza ossea. La patologia è causata da fattori nutrizionali, metabolici o patologici.
Nei casi più gravi le conseguenze possono arrivare persino alla frattura ossea. Le più rilevanti sono alla colonna vertebrale, all’anca o al polso. Le fratture vertebrali, in particolare, sono più comuni nella parte toracica della colonna, dove si sviluppa una iper cifosi (accentuazione non più fisiologica della curvatura in avanti).
L’osso è il tessuto che sostiene il peso del corpo e ne facilita i movimenti, fornendo ai muscoli l’inserzione per agire. Si tratta di un tessuto estremamente rigido, in grado di sopportare carichi elevati e sollecitazioni meccaniche continuative. Nonostante la durezza e l’apparente staticità, è estremamente dinamico e va incontro ad un continuo rimodellamento.
Tipi di Osteoporosi
L’osteoporosi può essere di vari tipi:
- Idiopatica (o giovanile).
- pre-senile che insorge nel periodo subito successivo alla menopausa. In tal caso è dovuta al drastico calo del livello di estrogeno, un ormone che protegge le ossa. Anche nei maschi il testosterone viene naturalmente convertito in estrogeno con questo scopo, ma con l’invecchiamento si riduce.
- senile, dopo i 60 anni.
In genere l’osteoporosi decorre in totale assenza di sintomi; infatti l’osteoporosi viene diagnosticata grazie ad un esame chiamato MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata). Questa tecnologia diagnostica, non invasiva, permette di valutare la “massa minerale ossea” e la “densità ossea”. Viene poi associata la diagnosi radiografica e clinica.
Quando la demineralizzazione supera il 25% si è in presenza di osteoporosi. Coloro che invece rilevano una densità ossea solo lievemente inferiore ad un livello sano sono definiti “osteopenici” e dovrebbero essere gestiti in modo simile ai pazienti con osteoporosi.
Nei soggetti osteoporotici solitamente è presente la contrattura della muscolatura paravertebrale e una ipercifosi toracica che provoca spesso dolore.
L’ipercifosi e le fratture multiple vertebrali sono le principali cause della riduzione di altezza delle persone osteoporotiche le quali possono subire una diminuzione di statura anche di 8-10 cm.
Pilates e Osteoporosi
E’ ormai dimostrato che l’attività fisica sia la migliore arma preventiva e curativa per l’osteoporosi. Le contrazioni muscolari che si hanno durante l’allenamento esercitano sui punti di inserzione ossei una forza meccanica che stimola la deposizione di nuova matrice ossea. In altre parole, l’osso diventa più forte in risposta a input meccanici. L’osteoporosi viene anche definita una “patologia da disuso”: l’immobilizzazione prolungata comporta infatti una perdita di calcio e di minerali nelle ossa.
L’attività fisica mirata per il soggetto osteoporotico ha 2 obiettivi:
– rallentare il più possibile il processo di demineralizzazione ossea,
– ridurre il rischio di cadute e il conseguente rischio di fratture (migliorare l’equilibrio)
Perché il metodo Pilates risulta particolarmente idoneo?
- permette un lavoro muscolare contro resistenza ma in totale assenza di stress articolari
- consente di modulare l’intensità degli esercizi sulla base di una progressione graduale
- attraverso esercizi respiratori e di estensione della colonna contrasta l’irrigidimento vertebrale e della gabbia toracica, prevenendo l‘ipercifosi
- migliora l’equilibrio, fondamentale per la prevenzione delle cadute
- migliora la destrezza e la coordinazione, attitudini necessarie a ridurre, in caso di caduta, gli effetti negativi del trauma
- decomprime la schiena migliorando la postura
E’ sempre preferibile optare per lezioni individuali o in piccoli gruppi, che consentono la personalizzazione del lavoro e permettano di eseguire gli esercizi su appositi attrezzi quali Reformer, Cadillac e Chair, che garantiscono comfort, sicurezza e massima efficacia.
Anche il repertorio matwork del metodo Pilates si presenta molto utile ai fini osteogenici in quanto prevede di poter modulare la sequenza di esercizi al fine di ridurre al minimo il rischio di infortuni.
Ecco perché c’è un buon connubio tra Pilates e osteoporosi.
A quali problemi può andare incontro una persona affetta da osteoporosi?
La problematica più comune è il dolore a livello della zona dorsale e lombare della colonna vertebrale che compare sotto carico o durante i movimenti generici. Spesso può essere l’unico segno clinico, poiché come riportato sopra, in genere l’osteoporosi decorre in totale assenza di sintomi. È possibile che il dolore aumenti improvvisamente diventando invalidante tanto da impedire alla persona di stare in piedi.
I rischi aumentano nelle fasi più avanzate, dove si può andare incontro a fratture delle parti anatomiche più esposte al processo osteoporotico.
Altro sintomo comune è la contrattura permanente della muscolatura paravertebrale con conseguente ipercifosi dorsale.
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