Uno sguardo positivo
Il cancro che colpisce la mammella è la seconda forma di tumore più diffusa in Italia ma, dal 2010, si è riscontrato un aumento del 24% di donne che riescono a sconfiggerlo. Anche l’esercizio fisico post-riabilitativo contribuisce a ripristinare la normalità nella vita della persona. In questo articolo vedremo come il metodo Pilates possa aiutare corpo e mente delle donne affette da tumore al seno.
In cosa consiste un tumore
Il cancro non è una condizione a sé, ma è provocato da un complesso di difetti genetici che possono colpire o insorgere in qualsiasi organo o tessuto del nostro organismo. Scaturisce da un errore del normale processo di divisione cellulare: tale anomalia nella divisione cellulare è comune, ma normalmente non conduce automaticamente al cancro. Ne sono un esempio i tumori benigni.
Le cellule cancerose sono diverse per via del rapporto “antisociale” con le cellule e i tessuti circostanti. Esse continueranno a dividersi, ignorando qualsiasi tentativo da parte delle cellule circostanti di disciplinarle. Tale comportamento antisociale porta allo sviluppo di tumori maligni. Nonostante la propria natura, sono in grado di “ingannare” l’organismo circostante, per garantire l’afflusso sanguigno e l’eliminazione dei rifiuti. Spesso le cellule cancerose non si accontentano di causare danni a una sola parte dell’organismo, ma si spostano in altre zone in cui riproducono il proprio comportamento.
Ciascun cancro possiede un proprio modello di comportamento e quest’ultimo si presenta diverso in individui affetti da tumori simili. Pertanto, una terapia efficace in un paziente potrebbe non essere tale in un altro. Ciò accade non soltanto perché la tipologia di cancro è determinata dall’organo o dal tessuto nel quale si sviluppa, ma anche a causa delle differenze chimiche dell’organismo dei pazienti o le diverse mutazioni replicate dalle cellule.
Il contributo del Pilates
Una delle sensazioni più forti quando si ha un tumore è quella di non avere il controllo sul proprio corpo. Il metodo Pilates basa l’esecuzione dei suoi esercizi proprio sul controllo e la consapevolezza dei movimenti. Inoltre, il basso impatto di questa disciplina permette di iniziare un percorso graduale verso il recupero completo della mobilità del braccio in seguito agli interventi subiti. Sfruttando sia il lavoro a corpo libero (Matwork) che le grandi macchine, la donna può svolgere una grande varietà di esercizi. Questo fa sì che la mente sia sempre sollecitata e motivata. Inoltre, la concentrazione necessaria all’esecuzione delle sequenze è un via di accesso alla ripresa del controllo sul proprio corpo e della propria autostima.
In conclusione, possiamo quindi affermare che il metodo Pilates risulta notevolmente adatto anche in situazioni delicate come quella di un tumore al seno. E’ sempre bene, però, consultare il proprio medico prima di intraprendere qualsiasi percorso.
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